Secondo la mitologia greca, Cicno sarebbe stato il gigante figlio di Ares e di Pirene. Quest’uomo sarebbe morto attorno al 600 a.C. Usava derubare i pellegrini che si incamminavano per strada fino a Delfi, nascondendosi nella foresta della Tessaglia, che era sacra al Dio Apollo. In questo modo saltava fuori dalle fronde e quindi derubava i malcapitati. La sua storia è raccontata in diverse fonti, soprattuto nelle opere di Esiodo. Si narra che Eracle, il figlio di Alcmena e di Zeus, si stava riposando mentre pascolava i buoi, quando ne fu derubato proprio da Cicno.
Cicno nascose gli animali di Eracle in una caverna, ma l’eroe li trovò facilmente: così prese il gigante e Cicno finì per essere stritolato. Secondo gli storici, lo scontro fra il gigante e l’eroe sarebbe da collocarsi a Pegase, città della Tessaglia. Ma Cicno viene decantato anche da Virgilio nella sua Eneide, nel Canto VIII; dove racconta la storia di questo gigante (modificandone però il nome in Caco) sostenendo che sarebbe stato ucciso da Ercole dopo averlo derubato dei suoi buoi.